Gio. Mar 28th, 2024
mucche

Nell’ambito dell’alimentazione per i ruminanti, c’è un elemento i cui benefici spesso vengono sottovalutati. Si tratta dell’erba medica, ovvero una pianta leguminosa perenne che, dal punto di vista zootecnico, è oggetto di apposite coltivazioni come vera e propria coltura foraggera, con l’intento di garantire la produzione di fieno di erba medica, ma anche farine ed erba medica disidratata che serve per realizzare balloni e pellet.

Il tipo di foraggio più adatto per l’alimentazione dei ruminanti

Tramite la procedura di disidratazione, che viene eseguita ad elevate temperature all’interno di specifici impianti, l’erba medica ha un vantaggio molto importante rispetto al tradizionale fieno, la cui essiccatura si verifica nella maggior parte dei casi in campo.

L’erba medica per cavalli disidratata si caratterizza, infatti, per un inferiore grado di degradabilità ruminale in relazione alle proteine. Tra le principali caratteristiche di tale tipologia di foraggio troviamo un notevole apporto dal punto di vista nutrizionale, così come un’elevata concentrazione di vitamine, ma anche amminoacidi e provitamine.

In questo senso, sia per erbivori che per ruminanti e monogastrici, rappresenta un’ottima soluzione dal punto di vista dell’alimentazione. Non ci sono specifiche limitazioni da rispettare in termini di utilizzo. L’unico aspetto che non bisogna dimenticare è che l’alta concentrazione di proteine colpite dal calore ADIP deve essere limitata.

L’erba medica si può considerare a tutti gli effetti la base dal punto di vista nutrizionale, soprattutto per garantire un elemento di stabilità nell’alimentazione di vari animali. È una soluzione estremamente adatta alla realizzazione di specifiche razioni per poter andare incontro a quelle che sono le principali esigenze dei ruminanti, così come di equidi, leporidi e animali in fase di crescita.

Da notare anche come l’erba medica riesca ad avere un ottimo grado di appetibilità. Interessante anche la presenza di una componente fibrosa di importante qualità. Un alimento che si dimostra molto vantaggioso anche in confronto a tante altre fonti alimentari in relazione al razionamento proteico del bovino da carne.

Come scegliere la migliore erba medica

Nel momento in cui si va alla ricerca di un’erba medica di notevole qualità, è fondamentale accertarsi che rispetti determinati requisiti. Prima di tutto che sia pulita e che non siano presenti né polvere e nemmeno muffa. Insomma, sono le medesime accortezze di quando si deve verificare qualsiasi altra tipologia di fieno.

Da notare anche l’importanza di raggiungere un discreto rapporto tra foglia e stelo. Infatti, buona parte dei nutrienti sono presenti all’interno delle foglie, mentre gli steli si caratterizzano per avere una maggiore componente fibrosa. Nel caso in cui la colorazione delle balle dovesse essere verde, vuol dire semplicemente che c’è un quantitativo di foglie maggiore.

Quindi, bisogna stare il più possibile alla larga dalle balle che contengono polvere, così come muffe, ma anche erbe infestanti, senza dimenticare potenziali scarafaggi e animali morti. Per fare in modo di allontanare tale pericolo, il consiglio migliore da seguire è quello di acquistare il fieno solo ed esclusivamente da un’azienda di qualità e che si reputi affidabile. Meglio prediligere, in tal senso, tutte quelle aziende che garantiscono una produzione abituale di fieno per cavalli e che, di conseguenza, sono solite prestare una maggiore attenzione nella rimozione delle erbe velenose.

Nel momento in cui si va a introdurre l’erba medica nell’alimentazione di un cavallo, è fondamentale avere un programma ben preciso e dettagliato in merito alle necessità dell’animale sotto il profilo nutrizionale. Qualora si dovessero avere dei dubbi, è meglio contattare il veterinario oppure lo specifico nutrizionista, che saprà suggerire il quantitativo migliore di erba medica da inglobare nella dieta.